Agli inizi di giugno sono venuti a saldare i loro premi assicurativi due miei carissimi clienti entrambi 64enni, che per questioni di privacy chiamerò Nicola e Giovanni.
Alle 16:47 del 3 giugno ho incontrato in agenzia Nicola, rilassato ed abbronzato, di ritorno da un viaggio a Parigi e mi ha raccontato quanto si è divertito al parco divertimenti con la moglie ed il nipotino;
il giorno dopo, alle 17:22 Giovanni, invece, con molta fretta ha pagato la sua assicurazione; doveva recarsi a fare la spesa con la moglie ad un supermercato per non perdere le ultime offerte, mi ha confessato in sottovoce, mentre si allontanava dall’ufficio.
Entrambi mi hanno raccontato di essere andati in pensione, qualche mese fa. Essendo miei clienti da oltre 20 anni vi posso dire che entrambi lavoravano in banca ed avevano praticamente gli stessi incarichi. Tanto che con entrambi mi confrontavo sulle stesse tematiche bancarie per la mia attività. Posso affermare con una certa sicurezza che le loro vite sono state quasi identiche, conoscendoli anche nel privato!
In quella occasione mi hanno confidato le seguenti situazioni:
Giovanni non avendo sottoscritto un fondo di previdenza complementare deve fare i conti con i propri risparmi e la poca pensione che riceverà da giugno in avanti;
Nicola si è trovato invece di fronte all’imbarazzo della scelta – grazie ai consigli che gli ho fornito sin dall’inizio della distribuzione dei prodotti previdenziali – di come ricevere il capitale depositato:
Partiamo da una considerazione di base indispensabile…
L’INPS oramai è noto all’opinione pubblica che non sarà in grado ancora per troppo tempo di poter assolvere alla sua funzione a causa dei disastri ai quali è sottoposta, per le scelte insolite e bizzarre dei governi che si alternano alla guida del nostro paese.
Le frequenti crisi di settore, quelle di alcune aree economicamente meno strutturate del nostro Paese, ed anche quelle crisi che hanno ripercussioni su scala mondiale, stanno creando i presupposti per un’accelerazione a questa prospettiva del più grande ente previdenziale d’Italia.
Sai perché?
È il pozzo senza fondo dal quale, chi ci governa, attinge soldi per acquietare gli animi di quella parte di popolazione oggetto della crisi del momento
… purtroppo, abbiamo politici che, anziché sistemare l’andamento finanziario dell’INPS, ci distraggono con manovre di facciata sulle linee politiche del “quando” andare in pensione: superata la “Legge Fornero” (minimo a 67 anni), è in vigore “Quota 100” (somma tra età anagrafica e anni di contribuzione), ora stanno pensando a “Quota 41 o 42” (gli anni di contribuzione).
Di fatto stanno nascondendo la polvere sotto il tappeto…
Imboscando queste informazioni su questo aspetto non stanno permettendo ai cittadini italiani di avere idea di quale sarà l’importo della loro pensione e quindi di prendere i giusti correttivi a questo problema.
Questo atteggiamento scellerato sta portando dritto dritto ad un fenomeno già annunciato qualche volta dalla TV di stato
Il problema toccherà inconsapevolmente tutti, a meno che già da oggi ognuno non prenda le giuste contromisure a questa certa eventualità.
Quello che spetterà come importo per la conduzione della propria vita è una pensione dal 30% al 70% più bassa dell’ultimo stipendio percepito, in virtù anche della continuità del lavoro.
Con questa situazione economica puoi tirare a campare se:
E quindi non si salverà nessuno da questa situazione?
No, non sarà così per tutti!
Solo coloro che saranno stati lungimiranti oppure parsimoniosi riusciranno a godersi quest’ultimo periodo della propria vita in maniera dignitosa e senza la necessità di ridurre il proprio stile di vita.
Però evitare di abbassare il proprio tenore di vita non può essere affidato a lungimiranza e parsimonia, perché le informazioni che vengono palesemente sottaciute potrebbero compromettere la continuità di uno stile di vita decoroso e privo di sacrifici, anche a chi ha avuto un atteggiamento prudente.
Il risultato raggelante è che in molti non hanno le informazioni complessive di come lo Stato ci tratterà
Le persone hanno solo l’idea che vagamente non avranno una pensione dignitosa, al termine dell’attività lavorativa, come quella dei propri genitori e che qualche sacrificio dovranno farlo.
Vivono la gestione delle previdenze pensando solo che in pensione dovranno fare qualche sacrificio e senza la consapevolezza di come affrontare situazioni in caso di invalidità professionale, invalidità non provocate dall’attività lavorativa, non sanno come potranno i propri cari – in loro mancanza – andare avanti almeno nei primi periodi!
Posso immaginare che sei scettico, ma…
Sono oltre 20 anni che svolgo la professione di assicuratore
Sono oltre 20 anni che aiuto i miei clienti a tenere i propri beni e risparmi al riparo da qualsiasi evento
Sono oltre 20 anni che grazie a soluzioni assicurative salvaguardo lo stile di vita dei miei clienti
Nonostante i mass media stiano parlando in generale delle difficoltà economiche a cui andranno incontro i futuri pensionati, sono troppo poche ancora le persone che hanno iniziato ad attenzionare l’argomento e non nel suo complesso.
Ecco perché ho messo insieme le informazioni necessarie per permettere di affrontare a più persone possibile i diversi aspetti della Previdenza e fornire loro la consapevolezza di come proteggersi dalle scelte molto spesso non condivisibili dei nostri governanti.
Ho immaginato come poteva essere possibile fornire questa consapevolezza, ragionando su:
Insomma tutto ciò a cui devi provvedere per mantenere costante il tuo stile di vita e quello della tua famiglia.
Gli argomenti trattati:
Di tutto ciò è fondamentale averne coscienza perché solo così puoi decidere quale stile di vita vivere quotidianamente, dal giorno dopo aver partecipato, e per qualsiasi evento ti possa accadere.
Ogni lavoratore – ribadisco di qualsiasi categoria – deve avere un vademecum di come non avere sorprese e come non compromettere il proprio stile di vita e della sua famiglia.
Per questo sin dall’inizio dell’attività lavorativa, è necessario avere una serie di informazioni precise, e, ancor più fondamentale, che queste dovranno essere costantemente aggiornate.
In generale posso affermare che gli italiani sono mediamente abitudinari, vivono giornate lavorative ormai intense, hanno la famiglia che assorbe il resto del tempo di veglia e così si perdono le informazioni fondamentali per il proprio futuro.
Cerchi di ascoltare le famose “voci degli amici” oppure accetti quasi incondizionatamente le indicazioni del professionista (promotore, assicuratore, dipendente di banca o poste) di turno che ti “risolve” – giusto per farti mettere l’anima in pace – l’argomento previdenziale.
Che consiglio ti posso dare anche se la situazione è questa, prenditi un’oretta della tua vita e segui il Salotto Informativo. Ascolta le informazioni che devi conoscere e segui le indicazioni e i passi che ti consentono di organizzare le tue risorse in modo da avere quella continuità nello stile di vita che hai costruito.
Considera che è il compito del “Buon Padre” di famiglia avere delle entrate costanti per essere in grado di affrontare sia le spese quotidiane necessarie per i tuoi familiari che poter assolvere agli impegni finanziari che hai contratto per qualsiasi tuo obiettivo: acquistare la casa di proprietà, un’autovettura oppure qualsiasi altra cosa.
Pensa! Questo è un dovere – che arriva ai nostri giorni – addirittura dal Diritto Romano!
Onestamente ho avuto qualche perplessità a partecipare all’incontro perché non davo la giusta importanza agli argomenti che mi venivano accennati. Alla fine dell’incontro ho dovuto ringraziare per la consapevolezza acquisita sulle prospettive pensionistiche e di come interviene lo Stato in situazioni di infortuni e malattie forti. Ho subito prenotato la consulenza ed, inoltre, ho chiesto di coinvolgere amici e parenti al prossimo Salotto Informativo
Carmen Ceci
Gli argomenti trattati nel complesso sono interessanti e stimolano la necessità di approfondimento del tema sulla personale posizione contributiva. Mi prenoto subito per la consulenza!
Dott.ssa Roberta D.
Come primo approccio all’argomento, per me è stato di buon impatto e buona è l’introduzione al tema “I GAP previdenziali dello Stato. L’esposizione è stata chiara ed esaustiva
Giuseppina Burdi
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