indagine assicurativa

ASSICURAZIONI: QUANTO NE SANNO GLI ITALIANI?

Ma quindi gli italiani quanto ne sanno di assicurazioni?

Dai risultati dell’indagine svolta dall’IVASS è emerso che gli italiani sono bocciati in conoscenza assicurativa.

Secondo la recente indagine dell’IVASS (Istituto Per La Vigilanza Sulle Assicurazioni) di maggio 2021, la conoscenza assicurativa degli italiani è davvero scarsa, sia per quanto riguarda quella di base che per i prodotti assicurativi.

Infatti gli indici sulla conoscenza di base e sulla conoscenza dei prodotti assicurativi, mostrano punteggi poco confortanti:

in una scala da 0 a 100, la conoscenza di base è di 40,6 e quella dei prodotti assicurativi di 20,1.

Un fattore che influenza il livello di conoscenza degli italiani è la scolarizzazione, che rende più coscienti. Ovviamente ad una maggiore scolarizzazione, corrisponde maggiore conoscenza in generale.

Secondo l’indagine, la conoscenza è maggiore negli uomini ed al nord rispetto che al sud e isole. 

L’OVERCONFIDENCE DEGLI ITALIANI

Quello che è certo è che gli italiani hanno un eccesso di overconfidence riguardo le proprie conoscenze assicurative. 

Poco più del 60% degli intervistati afferma di saper rispondere alla domanda su cosa sono il premio, la franchigia, il massimale…ma la reale percentuale di coloro che rispondono correttamente a queste domande è del 13,9%. 

LA FIDUCIA NEI CONFRONTI DELLE ASSICURAZIONI

Inoltre il 68,7% degli italiani ritiene di non aver bisogno della figura dell’assicuratore e di doversi affidare a fonti informative esterne.

Questo eccesso di fiducia nelle conoscenze assicurative porta quasi sempre a scelte poco efficaci ed efficienti e quindi un’errata percezione del proprio livello di alfabetizzazione assicurativa.

La fiducia verso la compagnia assicurativa non è l’unico elemento ad influenzare le scelte dei consumatori.

In particolar modo, l’importanza della fiducia diminuisce con l’aumentare del livello di scolarizzazione. 

È invece molto importante la fiducia verso una compagnia assicurativa negli over 65.

Dall’indagine è inoltre emerso che più alto è il livello di scolarizzazione, maggiore è l’avversione al rischio, tra l’altro più marcata nei giovani. 

Per il 76,7% degli intervistati le paure più sentite per il presente e per il futuro sono i problemi di salute per malattie o infortuni. 

LA LOGICA ASSICURATIVA

Per logica assicurativa si intende la capacità di individuare i corretti collegamenti logici tra concetti in ambito assicurativo. È più alta negli uomini e nelle fasce d’età tra 18-34 e 35-54 anni.

I dati sulla logica assicurativa possono suggerire che il cittadino italiano se accompagnato a maturare una conoscenza di base e dei prodotti adatta, può trarre autonomamente conseguenze decisionali corrette.

Circa il 66% degli intervistati ritiene di essere propenso a valutare diverse offerte, prima di scegliere la polizza definitiva da sottoscrivere. 

Propensione più marcata negli uomini rispetto alle donne che si riduce all’aumentare dell’anzianità e cresce con l’aumentare della scolarizzazione.

Le informazioni riguardanti i prodotti assicurativi sono considerate abbastanza chiare solo dal 34% degli intervistati, invece più del 50% le ritiene incomprensibili. 

Il problema è che scarsa comprensibilità e poca chiarezza sono riscontrate soprattutto tra gli intervistati scolarizzati e non ci sono differenze per genere, età, regione.

Quindi, chi solitamente si ritiene più consapevole, ritiene le informazioni assicurative di scarsa comprensibilità. 

Per concludere, alla luce di questa analisi è risultato che non si sottoscrive una polizza assicurativa innanzitutto per: i suoi costi “proibitivi” a detta degli intervistati (67%), subito dopo per mancata comprensibilità (50%), la mancata fiducia verso le compagnie assicurative (42,4%) e le brutte esperienze passate (28,7%).

Oltre il 70% degli intervistati considera la cultura assicurativa scarsa e poco adeguata.

Inoltre, Mara Colla presidente nazionale Confconsumatori, chiarisce che “da parte degli italiani c’è un forte ritardo all’adozione di soluzioni in grado di proteggerli nei momenti di difficoltà”. 

A tutto ciò contribuiscono 4 fattori:

-la dubbia convinzione che Inps e Inail potranno tutelarli in caso di eventi avversi;

-il chiaro analfabetismo assicurativo che riguarda tutte le generazioni;

-il contesto pieno di trappole in cui si è mosso il consumatore negli ultimi tempi;

-i fatti di cronaca in materia di truffe online o esperienze negative legate a prodotti inadeguati, alimentano la diffidenza del consumatore che tende a fidarsi solo di sé stesso per la protezione dei propri beni.

Questi 4 fattori segnano un vuoto notevole nella cultura assicurativa italiana e soprattutto la spesa sociale pubblica non va al passo con i bisogni delle famiglie future. 

Infatti spesso gli indennizzi statali non bastano a coprire le esigenze reali di una famiglia colpita da eventi spiacevoli. 

Questo gap conoscitivo va colmato dalle istituzioni pubbliche (IVASS, Consob, Banca d’Italia) innanzitutto.

È anche importante “eliminare” tutte quelle compagnie assicurative online che vedono il cliente unicamente come una fonte di guadagno e piuttosto fare in modo che Istituzioni come l’IVASS si impegnino ad educare al meglio gli italiani bocciati in conoscenza assicurativa. 

Per ulteriori approfondimenti consulta il documento ufficiale e completo “Conoscenze e comportamenti assicurativi degli italiani” redatto dall’IVASS:

www.ivass.it/consumatori/conoscenza-assicurativa/indagine_su_conoscenze_comportamenti_assicurativi_degli_italiani.pdf